I test antigenici rapidi per il Covid-19 sono ancora largamente utilizzati per diagnosticare la malattia in modo veloce e autonomo. Tuttavia, con l’evoluzione del virus e l’emergere di nuove varianti, la loro efficacia è stata messa in discussione. Studi recenti indicano che questi test, pur offrendo risultati in pochi minuti, non sempre riescono a rilevare un’infezione nei primi giorni dei sintomi.
Secondo gli esperti, la carica virale può raggiungere il suo picco solo al quarto o quinto giorno, il che significa che un test eseguito troppo presto potrebbe dare un falso negativo. È quindi consigliabile ripetere il test dopo alcuni giorni se si continua a manifestare sintomi, per assicurarsi che l’infezione venga rilevata correttamente.
La presenza di immunità pregressa, dovuta a vaccinazioni o precedenti infezioni, può influire sulla risposta immunitaria, rendendo meno efficaci i test rapidi nei primi giorni di malattia.