Maturità 2025: date, prove, novità e requisiti

Il conto alla rovescia per la maturità 2025 è ufficialmente iniziato e porta con sé alcune importanti novità introdotte dal Ministero dell’Istruzione. L’esame di Stato si aprirà mercoledì 18 giugno 2025 con la prima prova scritta di italiano. Il giorno successivo, giovedì 19 giugno, toccherà alla seconda prova scritta, legata alla materia d’indirizzo, come matematica, latino o lingua straniera, a seconda dell’indirizzo scolastico. Solo per alcuni specifici percorsi è prevista anche una terza prova. Gli orali inizieranno circa una settimana dopo la conclusione degli scritti, in date che saranno stabilite autonomamente dalle singole scuole.

La commissione d’esame sarà composta da sei docenti (tre interni e tre esterni) e presieduta da un Presidente esterno. Ciascun membro della commissione potrà interrogare esclusivamente sul programma dell’ultimo anno delle materie che insegna. Si tratta di una composizione che mira a garantire equilibrio e imparzialità, valorizzando sia l’esperienza interna che il contributo esterno.

Una delle novità più rilevanti dell’anno riguarda la valutazione della condotta. Il comportamento degli studenti non sarà più un semplice contorno, ma avrà un peso effettivo nei crediti per l’ammissione all’esame. Chi otterrà un voto di 9/10 o superiore avrà maggiori possibilità di conseguire il punteggio massimo alla maturità. Al contrario, uno studente con voto inferiore a 6 non sarà ammesso all’esame. Per chi raggiunge appena la sufficienza, sarà richiesto di discutere un elaborato sui temi della cittadinanza attiva e dei valori costituzionali.

Un altro requisito fondamentale per accedere all’Esame di Stato riguarda i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (Ptco), la cosiddetta ex alternanza scuola-lavoro. Tutti gli studenti interni dovranno dimostrare di aver completato il percorso previsto dal loro piano di studi. In mancanza di tali crediti, non sarà possibile accedere alla prova finale. I candidati esterni hanno invece più flessibilità, potendo presentare documentazione relativa a esperienze professionali, tirocini o volontariato, purché coerenti con i fini educativi dei Ptco.

L’obiettivo dichiarato delle nuove direttive è quello di rafforzare l’idea di una scuola seria, inclusiva e formativa, capace di responsabilizzare i giovani e prepararli concretamente alla vita adulta. Il Ministro Valditara ha sottolineato l’importanza di formare studenti che siano cittadini consapevoli, educati al rispetto e alla responsabilità, anche attraverso l’attenzione ai valori costituzionali e al contesto sociale in cui vivono.

Con questo impianto rinnovato, la maturità 2025 si presenta come un’occasione non solo di verifica delle competenze acquisite, ma anche come un momento di valutazione del percorso umano e formativo compiuto dai ragazzi. Il connubio tra rendimento scolastico, esperienze extracurricolari e comportamento punta a offrire un giudizio più completo e coerente con le esigenze educative contemporanee.