La scelta del percorso di studi dopo il diploma può influenzare in modo significativo le opportunità lavorative. Oggi, la laurea, soprattutto in ambito STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), offre concrete prospettive occupazionali grazie alla forte domanda da parte del mercato del lavoro. Tuttavia, non tutti i corsi universitari sono uguali: alcune discipline umanistiche o generaliste possono richiedere più tempo per trovare posizioni adeguate alle competenze acquisite.
Un’alternativa valida alla laurea è rappresentata dagli ITS (Istituti Tecnici Superiori), percorsi formativi di due anni che offrono competenze specialistiche subito spendibili nel mondo del lavoro. Settori come meccatronica, logistica e cloud computing vedono una forte richiesta di figure tecniche qualificate, con stipendi iniziali che possono superare i 1.600 euro mensili. Inoltre, alcuni ITS permettono di ottenere una laurea triennale con il riconoscimento di crediti formativi, integrando formazione tecnica e accademica.
Nonostante i vantaggi degli ITS, persiste ancora una mentalità antiquata che vede il lavoro tecnico come inferiore rispetto a quello intellettuale. Al contrario, nei paesi europei come Germania e Olanda, percorsi formativi tecnici sono considerati equivalenti alle lauree tradizionali e spesso più efficaci nell’inserimento lavorativo.
In un mercato del lavoro in evoluzione, è fondamentale promuovere l’orientamento scolastico, sensibilizzando i giovani sulle opportunità concrete offerte dagli ITS. Ogni lavoro, tecnico o accademico, ha la sua dignità e contribuisce allo sviluppo economico e sociale del Paese.