La Gen Z e i social: un rapporto complesso e consapevole

La Gen Z, generazione nata tra la metà degli anni ’90 e il 2010, sta ridefinendo il suo rapporto con i social network. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non si tratta di un abbandono totale, ma di un uso più consapevole e selettivo. Questa generazione, cresciuta con app come Facebook, Instagram, Snapchat e TikTok, si è resa conto dei limiti e delle potenziali insidie legate al tempo trascorso online.

Il fenomeno non è una vera e propria “fuga”, ma una ricerca di qualità. Molti giovani scelgono di abbandonare piattaforme come Facebook, ritenendole obsolete, mentre TikTok e Instagram continuano a essere popolari, ma con un approccio diverso: non solo intrattenimento, ma anche informazione, lavoro e contenuti utili. Ad esempio, TikTok si sta affermando come una sorta di motore di ricerca per tutorial, recensioni e idee creative, mentre Instagram è usato sempre meno per condividere momenti personali e più per seguire aggiornamenti rapidi o scoprire contenuti mirati.

Questo cambiamento riflette un’esigenza di allontanarsi dai contenuti superficiali per dedicarsi a materiali più arricchenti. Alcuni giovani, ad esempio, stanno riscoprendo YouTube, preferendo video più lunghi e approfonditi rispetto alla velocità dei reel o delle storie. La qualità dei contenuti è diventata una priorità per questa generazione, che cerca un equilibrio tra vita online e offline.

Nonostante i social continuino a essere una componente fondamentale per il lavoro e le relazioni, la Gen Z dimostra una consapevolezza critica verso il mondo digitale, scegliendo di ridurre il tempo speso su contenuti giudicati dannosi o inutili.