Innovazioni digitali contro i disturbi alimentari: le app di supporto

Nell’era digitale, la lotta contro i disturbi alimentari riceve un potente alleato: le applicazioni mobili. Queste piattaforme offrono un sostegno prezioso a chi affronta sfide legate a condizioni come l’anoressia, la bulimia e il binge eating, fornendo strumenti di supporto, informazioni e consigli utili per affrontare il percorso di recupero. Tra le app più innovative troviamo CORABEA, creata da Giorgia Bellini, autrice e sopravvissuta alla bulimia, che mette a disposizione l’esperienza di oltre 30 esperti tra psicologi e nutrizionisti. L’app si propone come un punto di riferimento per chi cerca un primo approccio alla comprensione e al trattamento dei disturbi alimentari, offrendo colloqui conoscitivi, percorsi personalizzati, webinar gratuiti e supporto ai familiari.

In Italia, si stima che circa 3 milioni di persone soffrano di disturbi alimentari, un numero in preoccupante aumento negli ultimi anni. La vergogna e la reticenza nel parlare di queste condizioni spesso impediscono a chi ne soffre di cercare aiuto, mentre la carenza di servizi specializzati e fondi adeguati rende ancora più difficile l’accesso alle cure necessarie. In questo contesto, le app come CORABEA e altre piattaforme simili rappresentano una risorsa fondamentale per rompere il muro del silenzio e offrire un supporto concreto e immediato.

Altre app menzionate includono “Sc(Hi)accia dca”, promossa dal Centro per la Diagnosi e la Cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare di Bergamo, che si rivolge non solo a chi soffre di DCA ma anche a familiari, amici e educatori. MyCherry App, creata dall’influencer Giada Todesco, punta sull’autostima e il benessere mentale, offrendo una community di supporto e consigli per uno stile di vita sano. Infine, RR Eating Disorder Management, popolare nel mondo anglosassone, funge da diario online per monitorare pasti, pensieri e sentimenti, promuovendo un percorso di recupero supportato da un team di cura.

Queste applicazioni dimostrano come la tecnologia possa essere un valido strumento nella lotta contro i disturbi alimentari, offrendo nuove vie per il supporto e la sensibilizzazione su un tema tanto delicato quanto diffuso.