Il riscaldamento degli oceani sta avendo effetti devastanti sulla fauna marina, compresi i polpi, secondo un recente studio condotto dalla Scuola di Scienze Biologiche dell’Università di Adelaide, in Australia. Questa ricerca mette in luce come le crescenti temperature possano ridurre drasticamente la sopravvivenza e la qualità di vita di queste creature marine altamente adattabili.
I polpi, noti per la loro eccezionale capacità di adattarsi a diverse condizioni ambientali, stanno mostrando segni di stress significativi quando esposti a temperature elevate. Lo studio ha specificamente esaminato gli effetti dello stress termico sul sistema visivo dei polpi, un aspetto vitale per la loro sopravvivenza poiché utilizzano la vista per cacciare e comunicare. Circa il 70% del cervello di un polpo è dedicato alla vista, e qualsiasi deterioramento in questo senso può avere conseguenze fatali.
Durante l’esperimento, i ricercatori hanno esposto le uova di polpo e le loro madri a temperature incrementate, simulando le condizioni che si prevedono entro la fine del secolo. Hanno scoperto che i polpi esposti a 25°C producevano significativamente meno proteine cruciali per la vista, rispetto a quelli mantenuti a temperature più basse. Inoltre, le temperature più alte hanno causato un aumento delle morti premature tra le madri incinte e un’alta mortalità delle uova.
Questi risultati suggeriscono che l’aumento delle temperature oceaniche potrebbe avere un impatto devastante su più generazioni di polpi, mettendo a rischio la loro capacità di sopravvivere, riprodursi e, in ultima analisi, prosperare in un ambiente che sta cambiando rapidamente.
L’adattabilità dei cefalopodi, gruppo che include polpi e calamari, è stata a lungo considerata una difesa contro il cambiamento climatico. Tuttavia, questo studio rivela che anche gli organismi marini più resilienti possono essere vulnerabili a cambiamenti ambientali estremi e rapidi. Gli scienziati e gli ecologisti marini, come Jasmin Martino, hanno espresso preoccupazione per la capacità dei polpi di affrontare lo stress termico nelle regioni tropicali, dove il riscaldamento è più intenso e inevitabile.
Queste scoperte sono cruciali per comprendere meglio come il cambiamento climatico possa alterare l’equilibrio degli ecosistemi marini e indicano la necessità urgente di strategie di conservazione che considerino gli impatti del riscaldamento globale sulla vita marina. La ricerca evidenzia anche l’importanza di un approccio proattivo nella gestione delle risorse marine e nella mitigazione degli effetti del cambiamento climatico.