Un recente studio condotto dalla Sichuan University di Chengdu, in Cina, ha rivelato che bere tre tazze di tè al giorno potrebbe essere il segreto per allungare la vita. Questa ricerca, pubblicata sulla rivista The Lancet Regional Health – Western Pacific, ha analizzato le abitudini di consumo di tè di oltre 14.000 partecipanti, tra britannici e cinesi, scoprendo che coloro che consumano regolarmente tè tendono a invecchiare più lentamente rispetto a chi non ne fa uso.
Il tè, bevanda millenaria celebrata in diverse culture mondiali per i suoi rituali e benefici, si conferma non solo un piacere quotidiano ma anche un alleato della salute. Lo studio ha evidenziato come il consumo di circa tre tazze al giorno, o sei-otto grammi di foglie di tè, apporti i maggiori benefici anti-invecchiamento, grazie soprattutto ai polifenoli, sostanze bioattive del tè, capaci di influenzare positivamente il microbiota intestinale e, di conseguenza, il sistema immunitario, il metabolismo e la funzione cognitiva.
Interessante è anche il suggerimento, derivante da antichi manoscritti cinesi e confermato dalla chimica americana Michelle Francl, di aggiungere un pizzico di sale al tè per esaltarne il sapore, riducendo la percezione dell’amaro. Questo piccolo trucco, oltre a migliorare l’esperienza gustativa, sottolinea la complessità e la ricchezza di questa bevanda nella cultura alimentare globale.
In conclusione, l’abitudine di bere tè non solo si conferma un momento di piacere e condivisione, ma emerge come una pratica salutare con effetti concreti sul benessere e sulla longevità. Un motivo in più per concedersi una pausa rilassante con una tazza di tè in mano, un gesto semplice che potrebbe avere un impatto significativo sulla nostra salute.