GLI ADOLESCENTI SCAPPANO DAI SOCIAL CHE STRESSANO LA LORO VITA, ECCO LE APP CHE LI AIUTANO

Sempre più adolescenti, stressati dal tempo trascorso sui social media, cercano di porvi rimedio eliminando i propri account e disinstallando le app, solo per poi riiscriversi e ricominciare da capo. Questo circolo vizioso crea una grande perdita di tempo e sofferenza, ma allo stesso tempo porta a una maggiore consapevolezza dei rischi. Questo fenomeno è in crescita in tutto il mondo e coinvolge anche i giovani italiani.

Uno studio condotto dagli psichiatri dell’infanzia e dell’adolescenza dell’Università del Michigan ha rilevato che i ragazzi comprendono gli impatti negativi dei social media e sono preoccupati al riguardo. Molti di loro hanno eliminato o pensato di eliminare i propri account o app di social media e cercano di ridurre il tempo trascorso a “scrollare” foto e video sui loro telefoni. La Generazione Z è diventata consapevole dei danni causati dai social media. Tuttavia, molti di loro ricadono nel ciclo di utilizzo nonostante i tentativi di disconnessione.

In risposta a questa pandemia dei social media, sono nati gruppi di auto-aiuto e movimenti giovanili per la disconnessione, come il gruppo Log-Off, fondato da un gruppo di adolescenti, tra cui Emma Lembke, a Birmingham, in Alabama. Questa comunità ha un seguito mondiale e cerca di strutturare una discussione sui social media e sull’uso digitale per gli adolescenti, fornendo supporto per ridurre l’attrazione eccessiva dei social media e invitando la Generazione Z a rallentare il burnout causato dal ritmo frenetico della cultura attuale.

I ragazzi che si sentono intrappolati nei loro telefoni cercano soluzioni come le “social detox” e il movimento Log-Off ha sintetizzato i principali modi per affrontare questo problema, tra cui la consapevolezza dei rischi associati all’uso dei social media, l’importanza di impostare limiti di tempo sulle app e sulle connessioni, l’utilizzo di app per monitorare e limitare il tempo passato sui telefoni, la modifica delle impostazioni dei telefoni e la ricerca di alternative interessanti e coinvolgenti che non coinvolgano lo schermo del telefono, come la lettura, il disegno o l’incontro con amici di persona.

È sempre più importante aumentare la consapevolezza dei rischi associati all’uso eccessivo dei social media, capire l’impatto dello stress digitale sulla salute mentale e minimizzare i rischi per il benessere. Iniziative come il “No Filter Tour” promuovono l’educazione sociale, l’accettazione di sé e il benessere digitale tra gli studenti delle scuole superiori in Italia.