Donne laureate: il divario nelle STEM in Italia

In Italia, cresce il numero di donne laureate, superando quello degli uomini, ma il campo delle discipline STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics) rimane ancora dominato dagli uomini. Nonostante l’aumento delle laureate, poche scelgono percorsi scientifici e tecnologici. Secondo l’ultimo Rapporto BES 2023 dell’Istat, ogni 1.000 italiani ci sono 76,8 donne laureate contro 40,9 uomini, ma solo 14,3 ragazze su 1.000 tra i 20 e i 29 anni completano studi nelle STEM, rispetto a 21 ragazzi.

Gli stereotipi di genere influenzano ancora significativamente le scelte educative delle donne. Laura Basili, Presidente dello STEM Women Congress, sottolinea come manchino modelli di riferimento per le ragazze, che spesso si sentono inadatte alle materie scientifiche a causa di retaggi culturali. L’Italia è il fanalino di coda in Europa in termini di laureate nelle STEM, con 18,3 studenti su 1.000 che conseguono una laurea in queste discipline, contro 58,1 ogni 1.000 che scelgono aree non STEM.

Basili evidenzia l’importanza di introdurre role models nelle scuole e di promuovere la parità di genere anche attraverso politiche mirate. Sebbene le quote rosa non siano una soluzione perfetta, hanno dimostrato di essere utili per aumentare la presenza femminile nei consigli di amministrazione, suggerendo che potrebbero avere un impatto positivo anche nelle università.

Per superare il gender gap, è fondamentale agire su più fronti: dal cambiamento culturale che deve partire dalle famiglie, dove ancora troppe donne rinunciano alla carriera per la cura dei figli, all’introduzione di politiche di condivisione della genitorialità. A livello educativo, è cruciale promuovere esempi concreti di donne che lavorano con successo nei campi STEM, incoraggiando le giovani a perseguire i loro sogni professionali senza limitazioni di genere.

Inoltre, è essenziale investire nella formazione continua, offrendo opportunità di re-skilling e up-skilling per permettere sia alle donne che agli uomini di acquisire le competenze richieste dal mercato del lavoro moderno. La formazione è la chiave per non fermarsi e per evolversi costantemente in un mondo lavorativo in continuo cambiamento.