La scuola italiana continua a essere caratterizzata da gravi disuguaglianze nell’offerta dei servizi educativi, specialmente tra Nord e Sud. Secondo un rapporto di Save the Children, meno della metà dei bambini della scuola primaria ha accesso al tempo pieno e solo il 55,2% dei bambini può usufruire del servizio mensa. Questa disparità si acuisce nelle regioni del Sud e delle Isole, dove i tassi di dispersione scolastica restano tra i più alti d’Europa.
Il divario si estende anche alla disponibilità di palestre scolastiche: meno del 50% delle scuole primarie e secondarie in Italia dispone di una palestra, con una maggiore concentrazione di mancanze nelle aree economicamente svantaggiate. Nonostante alcuni progressi grazie ai fondi del Pnrr, questi interventi non sono sufficienti a colmare le lacune, lasciando molte province meridionali ancora indietro.
La mancanza di risorse limita anche l’accesso alle attività sportive, con un terzo dei minorenni che proviene da famiglie a basso reddito impossibilitato a praticare sport. Questa situazione rappresenta un campanello d’allarme che richiede ulteriori investimenti mirati per ridurre le disuguaglianze e migliorare l’accesso all’istruzione e ai servizi fondamentali per tutti i bambini.