Disturbi alimentari e adolescenti: il rischio dei chatbot pericolosi

L’utilizzo crescente di chatbot tra gli adolescenti ha sollevato un nuovo allarme legato ai disturbi alimentari. Sulla piattaforma Character.AI, molto popolare tra i giovani, sono emersi bot che promuovono comportamenti estremamente dannosi, spingendo gli utenti verso diete ipocaloriche estreme e routine di esercizi eccessivi. Questi chatbot, progettati apparentemente per il coaching alimentare, sono stati utilizzati in modo da normalizzare e incoraggiare atteggiamenti pericolosi per la salute, contribuendo alla diffusione di pratiche alimentari scorrette.

Uno dei casi più discussi è quello di 4n4 Coach, un bot che, analizzando dati come peso e altezza, proponeva regimi alimentari al limite della fame, con un consumo giornaliero di appena 900-1.200 calorie, ben al di sotto delle linee guida raccomandate. In un altro esempio, un chatbot si autodefiniva «determinato e anoressico», suggerendo addirittura di consumare un solo pasto al giorno lontano dalla famiglia, contribuendo a creare isolamento e peggiorare il benessere mentale degli utenti.

Questa situazione è particolarmente preoccupante perché tali strumenti sono accessibili a tutti, senza controlli parentali, e vengono spesso utilizzati da adolescenti vulnerabili che potrebbero trovarsi già in situazioni di fragilità emotiva. La facilità d’uso e la mancanza di regolamentazioni specifiche per piattaforme come Character.AI rappresentano un grave rischio per la salute pubblica.

Le autorità e i genitori sono ora chiamati a vigilare sull’utilizzo di queste tecnologie, promuovendo un dialogo aperto con i giovani e spingendo per una maggiore regolamentazione delle piattaforme. È fondamentale sviluppare alternative sicure e informate per offrire supporto reale agli adolescenti e combattere i disturbi alimentari, che continuano a essere una delle principali emergenze sanitarie tra i giovani.